La Dottoressa Laura Tardella

 Eccomi...

oggi vi presento Laura Tardella, la dottoressa dei bambini.

Ho sentito parlare di Lei fin da piccolina, mio fratello aveva avuto un problema e mia mamma quando ritornava a casa dall'ospedale raccontava di una dottoressa molto brava e decisa.

Per far capire chi fosse ci spiegava che era la moglie del Dottor Agnoli.

Io ero piccolina ma comprendevo che mia mamma si fidava di questa dottoressa e rientrava a casa sempre serena.

Io da piccola non credo di aver avuto bisogno della pediatra se non per le cose di routine e quindi la mia crescita non ha mai incontrato, credo, la vita professionale di Laura.

Poi sono stata eletta a Valle e ho potuto conoscere meglio la dottoressa.

Inizialmente si è rivolta a me per alcune problematiche.

Mi ha sempre colpito il modo con il quale si rivolgeva a me, molto deciso ma allo stesso tempo rispettoso, pochi fronzoli e tanta sostanza.

Un giorno rimase stupita perché aveva un problema con l'illuminazione pubblica e a risponderle era direttamente il Sindaco.

Ho sempre ammirato la dottoressa Tardella, per le competenze e il temperamento.

Abbiamo poi avuto modo di vivere insieme alcune vicissitudini professionali ed in tali situazioni ho apprezzato il grande valore umano e la profonda passione con la quale svolgeva il suo lavoro.

Avrei mille aneddoti da raccontare ma voglio spiegarvi perché ho chiesto alla dottoressa di entrare a far parte della mia squadra.

In primis per le qualità umane, per il temperamento del carattere e allo stesso tempo la capacità di analizzare in modo molto preciso qualsiasi problematica.

Poi logicamente per le competenze, abbiamo bisogno di "risvegliare" una certa sensibilità sulla nostra sanità e nel nostro comune è necessario implementare alcuni servizi per grandi e piccoli.

Chi meglio di una persona che ha lavorato sul campo può affrontare questa "sfida"?

Paragonata ad un calciatore la Dottoressa è senza dubbio un fantasista alla Roberto Baggio, geniale, sensibile e concreta.

Sono onorata di averla nella mia squadra, la vedo come una persona che può insegnare molto a me e ai giovani del gruppo.

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