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MA IL SINDACO PUO'??

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 Eccoci..il periodo elettorale è terminato ed io mi trovo nel mio ufficio a scrivere.. E' andato anche il primo consiglio comunale, ci sono stati dei dibattiti accessi ma tutto nella norma. Siamo già al lavoro e stiamo cercando di completare alcuni lavoretti prima dell'inverno, l'asfaltatura di qualche strada e qualche lavoretto di manutenzione oltre ad un grande lavoro sulla programmazione. Certo il periodo del Covid non aiuta assolutamente ma non possiamo fare altro che adeguarci ed andare avanti. Ci tengo a nome mio e di tutta la mia squadra a ringraziarvi per il risultato elettorale ma anche per la partecipazione a questo blog. Ora...questo blog era stato aperto per poter comunicare in modo "telematico" le nostre iniziative durante la campagna elettorale. Non mi piace fare falsi proclami e promesse e conosco bene quale sia l'impegno di aprire un blog o una pagina con la quale ci si pone l'obiettivo di fare informazione e per questo motivo ho deciso di

LINO

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E’ stato uno dei primi ad entrare a far parte della squadra ma lo presento per ultimo.   Angelo Lino Del Favero è per me, per noi, semplicemente Lino.   Il primo ricordo che ho di Lino è di lui Sindaco e io giovane marmocchia all’inaugurazione dei campetti rossi.   Nonostante siano passati quasi 30 anni ho nitida la sensazione di quella giornata.   Felicità, orgoglio di giocare davanti a tanta gente e desiderio di dimostrare di essere capace di farlo.   Insieme a me giocava Gabriele, il figlio di Lino, per noi Ciodin, terzinaccio vecchia maniera.   Credo di avere ancora la cassetta di quel giorno.   Per Marianna bambina sognatrice è stata una giornata indimenticabile.   Poi negli anni ho sempre e solo sentito parlare di Lino.   Per i suoi incarichi e per le sue qualità umane.   Quando sono stata eletta Sindaco e successivamente nominata rappresentante Anci per i piccoli comuni abbiamo rischiato più volte d’incontrarci su alcuni tavoli di lavoro (salute e sport) a Roma.   Era un orgogli

Vi presento GIANFRANCO

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 Eccomi, oggi è stata una giornata impegnativa ma ho voglia di scrivere e parlarvi di Gianfranco. Per me Gianfranco è un pò il saggio del gruppo. Quando sono stata eletta sindaco nel 2015 il primo incontro che ho avuto è stato con la moglie di Gianfranco. Da li è nato un rapporto di stima che ha radici molto profonde. Ho imparato a conoscere Rosantonia e di conseguenza anche Gianfranco. Gianfranco è architetto, credo che se un bambino lo guardi e provi ad immaginare che lavoro fa non può che arrivare alla conclusione che è architetto. Fisicamente e visivamente se penso ad un architetto penso a Gianfranco, anche i suoi baffi mi trasmettono una certa raffinatezza architettonica. Avevo sentito parlare di Gianfranco a Cortina dove era dipendente e il fatto che le persone, sia colleghi che cittadini, me ne avessero parlato in modo assolutamente positivo aveva stimolato in me il desiderio di chiedergli di far parte della mia squadra. Parlando con Rosantonia ho iniziato a sondare il terreno p

La "piccola" FRANCESCA

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 Ecco a voi Francesca. Francesca è la più giovane del gruppo, classe 1994, ma ha già un'importante maturità. Ho conosciuto Francesca perché è venuta in Comune per chiedermi di poter organizzare degli incontri informativi a tema. Ammetto, mi ha colpito da subito. Ha esposto la sua richiesta con padronanza, competenza e conoscenza dei temi dei quali mi parlava. Quel giorno ricordo di essere venuta a casa contenta, in 5 anni non sono stati tanti i giovani che si sono rivolti al comune per poter portare avanti un progetto e vedere una giovane come Francesca mi ha trasmesso tanta felicità per il futuro. Conosco Francesca da sempre, conosco il papà e la mamma. Antonella, persona di poche chiacchiere e tanta sostanza. Igor, sportivo da sempre, è stato uno dei miei primi allenatori quando ero piccolina. Francesca lavora a Venas con i ragazzi del centro. Anche questo mi colpisce di lei. Quando la vedo con quei ragazzi, noto quanto affetto hanno loro per lei. Magari sono in passeggiata e ved

THE DOC..

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 Ho iniziato a conoscere Antonio 5 anni fa.. Nel senso che sapevo chi fosse già da prima ma visto il mio ruolo la nostra conoscenza è diventata più approfondita. L'ambulatorio di Antonio è al piano terra del municipio e quindi lo vedevo e lo vedo quotidianamente. Molte cose mi hanno colpito di lui. La prima.. ha sempre l'ambulatorio pieno di gente ma non c'è stata una volta che io non l'abbia visto andare via con il sorriso, segno che fa il suo lavoro con grande passione. Le volte che si è rivolto a me per delle problematiche abbiamo sempre lavorato insieme per risolverle entrambi consapevoli delle difficoltà di questi anni. Un giorno, non mi ricordo quanto tempo fa, ho visto il Dott. Bovalo con dei bei segni sul viso e li ho scoperto che era anche un ciclista e che una macchina l'aveva fatto volare. Ricordo ancora quando è salito a casa di Oreste ed io ero sotto.. ho chiesto come stava Oreste, lui mi rispose: insomma.. passa a trovarlo. Non c'è stato il tempo m

Ecco RAFFAELE

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Oggi vi parlo di Raffaele. Lo conosco da sempre, credo di averlo visto sempre "all'opera" nel senso o al lavoro o come volontario dei Vigili del Fuoco. Raffaele è stato l'ultimo, in ordine cronologico, al quale ho chiesto di entrare a far parte della mia squadra. Mi è sempre apparso come una persona molto seria, una di quelle persone delle quali puoi assolutamente fidarti qualsiasi cosa tu gli chieda di fare. Di Raffaele mi ha sempre incuriosito la sua passione per le moto. La serietà di Raffaele è stato forse il primo motivo che mi ha spinto a chiedergli di entrare in lista ma allo stesso tempo è stato un pò un freno. Quando hai di fronte a te un interlocutore serio e competente, un uomo retto e di valore, non puoi andare a far discorsi banali o altro, insomma devi prepararti ed essere pronto anche a ricevere un no basato su fondamenta e critiche assolutamente fondate. Quando ho incontro Raffaele per chiedergli la disponibilità, rientrava da un giro in moto ed era un

Mi son pronta!!

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Partiamo con un aneddoto.   Quando, giocando con il mio passato, ho pubblicato la mia squadra schierandola su un campo di calcio non pensavo che avrei “messo in crisi” Armida.   Vi spiego perché.   Qualche giorno dopo ci siamo incontrate e mentre camminavamo per raggiungere l’abitato di Costa Armida mi ha detto: " ades te conto cosa che me ha successo ieri" .   Ero quasi spaventata.   Armida:  " ho trovà Tizio che al me ha dito che na olta i pi scarsi e cicciottelli i li metea in porta a dogà....  ....ma mi jei dito che Buffon l’ha vinto al pallone d’oro".   Ecco schierare Armida in porta è stata una mossa vincente perché lei esce da qualsiasi situazione con umorismo e grande forza d’animo.   Ammetto che scegliere il portiere nella mia formazione non è stato facile.   Bene, conosco Armida da sempre, è vulcanica, sempre attiva, pronta a tutto e sempre positiva.   Ricordo quando lavorava al supermercato A&O, il banco della frutta era il suo campo, aveva sempre un